Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, quanto incide la colazione?
Per chi va di corsa e inizia la giornata con un solo caffè… male male, poiché la colazione è la prima “spinta metabolica” della giornata.
Al mattino si attivano una serie di ormoni, che favorisco il risveglio e che via via cominciano a prodursi in quantità più elevate. Dopo il lungo digiuno notturno, al mattino è maggiormente attivo un ormone chiamato glucagone; il calo della glicemia rappresenta un forte stimolo nella sua produzione, che da una parte sembrerebbe positivo, aumentando la rottura degli acidi grassi nel fegato che favoriscono la mobilizzazione del tessuto adiposo, ma dall’altra, questa sorta di ipoglicemia fa si che il nostro corpo aumenti la produzione dei corpi chetonici, acidificando, stimolando il senso di fame e inducendoci a mangiare più del dovuto (o con una maggiore frequenza); tutto questo favorisce anche l’aumento dei livelli di cortisolo (denominato ormone dello stress), che a sua provoca un continuo sbalzo glicemico e degli up and down insulinici.
Pertanto, e per evitare di essere in balia di queste “montagne russe”, occorre fare un’adeguata colazione, ricordando che non per tutti può essere indicata una connotazione di tipo “dolce”.
Per un’adeguata colazione, da dove iniziare?
Giusto e doveroso alcalinizzarci dopo il lavoro di smaltimento tossico che avviene durante la notte. Iniziare preferibilmente con un bicchiere di acqua o una bevanda calda (e perché no, con limone), che favorisce il riflesso gastrocolico mattutino, promuovendo la peristalsi ed inducendoci ad andare in bagno. Di seguito, assumere della frutta a potere alcalinizzante come agrumi, kiwi, ananas, fragole, mele, pere o banana.
Non deve mai mancare un alimento a base proteica, importante per non avvertire la classica fame nelle ore successive; infatti le proteine abbassano la grelina, un ormone prodotto nell’intestino che stimola la fame, aumentando così il senso di sazietà.
E il carboidrato?
Fondamentale. Ricordate che il cervello per il suo funzionamento utilizza glucosio, e se non lo introduciamo sotto forma di carboidrati, si attiva un processo a cascata che porterà la nostra macchina (organismo) “ultra complessa quanto intelligente” all’utilizzo e alla trasformazione delle proteine, nonché degli aminoacidi muscolari, in glucosio. Risultato? Perdita di massa muscolare e riduzione del metabolismo!
Quindi inserire sempre una porzione di alimenti a prevalenza glucidica, così da inserire la giusta dose di “energia” per affrontare i nostro impegni quotidiani e tenere sotto controllo l’azione dell’insulina. Sono preferibili carboidrati a basso indice glicemico, quindi più ricchi di fibra.
Nessuna preoccupazione, la giornata è lunga e avremo tutto il tempo per consumare ogni tipo di fonte energetica introdotta. Per cui, se appartieni alle abitudini dell’italiano medio, rompi i tuoi schemi ed inizia a mangiar come un leone a colazione, piuttosto che a cena!
Ti accorgerai che sarà il primo grande passo per invertire la rotta verso la tua migliore forma fisica e mentale.
Buona colazione a tutti!!!
A cura della dietista Liliana Sanchez
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